Che bello!

Arrivano a piedi, oppure caricati su pullmini stracolmi o addirittura stipati su camioncini: sono i bambini che parteciperanno all’incontro del loro settore. Benjamin, il nostro responsabile dell’accoglienza, li fa disporre in rigorose file in ordine di altezza e altrettanto rigorosamente venti alla volta ricevono la loro bandana: un compito sfiancante quando i bambini sono circaContinua a leggere “Che bello!”

Parlare con un palloncino…

Torno dalla passeggiata che faccio nella prima mattinata, prima che il sole diventi troppo inclemente e la temperatura troppo pericolosa e, entrato nel cortile, riconosco la solita sagoma di Koffi. E’ seduto su un banco di cemento del cortile e con i gomiti si appoggia alla tavola, sempre in cemento, mi dà le spalle eContinua a leggere “Parlare con un palloncino…”

Nuova prospettiva

Arrivano alla spicciolata in un ordine imprevedibile, chi mezz’ora prima delle 15, orario dell’appuntamento, chi alle 16 con grande calma. Prendono posto sparso alla terrazza della parrocchia, quella stessa terrazza che per loro è diventata un po’ casa, grazie al lavoro di Walter che li accoglie almeno una volta alla settimana. Sono i ragazzi disabiliContinua a leggere “Nuova prospettiva”

L’ultima carezza

Questa mattina, proprio davanti al cancello d’ingresso alla nostra casa, mentre mi sto recando alla Messa, mi ritrovo davanti un uomo in ginocchio prostrato e piangente, Walter è seduto accanto a lui e mi dice: “Marc è morto”. Rimango senza parole. Marc è uno dei bambini disabili che stiamo assistendo con Walter in questi mesi.Continua a leggere “L’ultima carezza”

Le mille sorprendenti sfumature della vita

Sono giorni di bambini! L’Africa è piena del loro passaggio, della loro incontenibile gioia, del loro desiderio di vita. I bambini che mi hanno salvato nel mio primo e difficile approccio all’Africa, i bambini che non smettono mai di guardati con meraviglia con i loro occhioni colore liquirizia bagnata. Gli stessi bambini che a volteContinua a leggere “Le mille sorprendenti sfumature della vita”