Wind of change

In questa settimana “gita” al capoluogo della provincia: Abengorou per la visita della patente. Mi accompagna Pierpaolo il laico che ormai da 5 anni vive qui ed ormai conosce le dinamiche del posto. L’ufficio per queste pratiche si trova in fondo ad una strada sterrata che sembra non portare da nessuna parte. Qui, quasi miracolosamente e senza speranza, troviamo il signore della auto scuola di Agnibilekrou con il mio dossier preparato. Serve il passaporto e pure l’estratto di nascita: come si chiama il papà? Come si chiama la mamma? Qui la famiglia di appartenenza è vitale, è fonte di riconoscimento ufficiale davanti a tutta la comunità. Un impiegato segna tutti i miei dati…mi domanda Grosseto… “en Provence” “Non non è in Provenza, è in Toscana!” “Toscana, Massa!” “Sì Massa è in Toscana, ma io sono nato a Grosseto!”… rimane perplesso, controlla su google maps… mi consegna poi il mio dossier!

Luca Pezzotta, nato a Massa il 16/07/1984… Ok, tutto va bene, ma non francese! Vada per Massa… Mio papà non ha il mio stesso cognome: ha una t in meno…forse di generazione in generazione si aggiunge una lettera? Mia mamma idem perde la c e il suo cognome diventa bisonti (animale molto poco africano). Ora è il momento della foto, ma sono troppo alto, mi dicono di abbassare la testa e quasi mi devo sdraiare sulla sedia per uscire in foto. Prese le generalità ecco la visita: l’incaricata della vista è una persona al limite dell’insopportabile, ha capito le mie difficoltà con il francese e vuole umiliarmi. Mi fa togliere gli occhiali e mi indica le lettere, ma senza non riesco neppure a capire dove mi sta indicando con un righello trasparente, lei mi sollecita, ma io non capisco niente. A seguire il prelievo del sangue, sulla patente ci vuole pure il gruppo sanguineo e l’infermiera, anche lei alquanto scorbutica, sta ascoltando un pezzone rock che più adeguato non poteva esserci: “wind of change”. Mentre canticchio la canzone tra me, mi buca la vena con la stessa grazia che metteva il buon vecchio Fabio Rustico sulle gambe degli attaccanti avversari che si avvicinavano alla porta atalantina. E’ proprio un vento di cambiamento che mi accompagna in queste prime settimane, sono in un nuovo mondo, affascinante, complicato, contraddittorio dove si incrociano tradizioni ataviche, corruzione, nuove tecnologie, medicina, stregoneria e chi più ne ha più ne metta!

Pubblicato da donlucapez

Prete dal della diocesi di Bergamo. Nato a Grosseto nel 1984. Ordinato il 22 maggio 2010. Curato dell'oratorio di Boltiere fino all'agosto del 2018. Dal novembre 2018 missionario fidei donum nella diocesi di Abengorou in Costa d'Avorio

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