E comincia la Quaresima! Un tempo che noi cristiani definiamo forte, ma che a volte rischia di scivolare via. Qui, in Costa d’Avorio tutto mi è nuovo e molte cose mi sorprendono, e sicuramente questo tempo mi colpisce da subito per la sua…forza! La questione della quaresima è ogni anno la stessa ed ogni anno nuova, si parte dalla cenere della nostra debolezza per giungere al fuoco inestinguibile della resurrezione di Gesù. Dal mercoledì delle ceneri al braciere acceso la notte della resurrezione passa questo tempo di grazia, dalla morte alla vita. La parrocchia è invasa il mercoledì delle ceneri da persone che vogliono ricevere questo segno e la processione per l’imposizione delle ceneri dura davvero decine di minuti. Il digiuno, pratica che nel nostro cristianesimo occidentale sembra essere legata ad un austero passato da dimenticare, qui è davvero una devozione sentita, al punto da dover raccomandare anche una prudente moderazione. Rimango sorpreso venerdì sera arrivando in una Chiesa gremita di almeno un migliaio di persone che sono arrivate per la via crucis. Il rito è semplice, eppure molto curato. Don Vittorio è stato mio predecessore come prete ad Agnibilekrou è rientrato per limiti d’età in Italia 2 anni fa e dopo pochi mesi è morto. Ma la sua decennale presenza in parrocchia ha lasciato il segno in una cura del dettaglio, dell’immagine, del gusto. È lui che ha studiato tutta la ricca simbologia della Chiesa, scegliendo immagini semplici ma che potessero comunicare e spiegare molto anche a chi la lingua non la conosce. Per la quaresima 14 grandi pannelli vanno a riempire le navate delle 14 stazioni della via crucis.
Anche noi proviamo a raccogliere la ricchezza di questa eredità e sfruttando le immagini che la diocesi di Bergamo ci offre facciamo realizzare 7 pannelli che a partire da questa domenica fino a Pasqua illustrano il Vangelo domenicale. Qui non è facile stampare in grande, ma Huber, il pittore, ormai da settimane lavora per riprodurre le immagini che gli abbiamo affidato. I pannelli andranno a comporre, proprio dietro l’altare, un luogo di preghiera e di raccoglimento e di meditazione del Vangelo domenicale. Sono segni poveri: come la piccola chiesetta di san Michele che oggi ho visitato ad Alikro. Si tratta di un piccolo villaggio lontano kilometri dalle piste principiali che apparteneva fino a qualche anno fa alla parrocchia e dove ci recheremo per il pellegrinaggio quaresimale. La Chiesa è piccola e spoglia, ma rimane segno importante del Dio con noi!
Domenica abbiamo vissuto pure un tempo di ritiro guidati da Pére Costante, rettore del santuario della santa Famiglia e del centro di spiritualità della diocesi, ed anche in questo caso numerosi cristiani ed anche tanti ragazzi si sono fermati ad ascoltare la sua riflessione che prendeva lo spunto iniziale dalla lettera del papa: la creazione attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio! (lo ammetto: prima di quest’anno non penso di aver mai letto il discorso quaresimale del papa!) Pére Costante ha commentato: “se oggi tu sei fedele alla tua vocazione, tutta la creazione ne gioisce, tutto il creato ne gode”. E allora comincio oggi da questa terra tanto lontana e pure tanto affasciante, ad essere piccolo segno di redenzione per il creato nel mio goffo tentativo di rimanere fedele a me stesso sempre e solo contemplando la sua misericordia. Buona quaresima a tutti!