Post-produzione

Siamo sull’automobile che ci porta verso l’aeroporto di Abidjan e Michele mi mostra il suo lavoro sulle fotografie che ha scattato. Ha scaricato sul mio cellulare un’applicazione e con dito rapido ed esperto, passa dalla saturazione alla luminosità, dalla nitidezza alle ombre per rendere la fotografia più performante. E quando insinui che il suo è un lavoro di fotoritocco, subito si mette sulla difensiva: non si tratta di ritoccare le foto, ma di farle rendere al meglio. Anche un tempo si faceva, non con un lavoro digitale, ma con il più paziente lavoro analogico, andando a valorizzare al meglio la fotografia scattata. “Si chiama post-produzione”: conclude.

Michele e Diego hanno accompagnato Chiara e don Marco in Costa d’Avorio in questo loro inizio della loro avventura missionaria: dalla prima domenica di dicembre sono ufficialmente entrati nella nostra comunità di Agnibilekrou. Diego per me è un amico fraterno, è compagno di mille avventure. 19 anni or sono fu inviato come seminarista nella mia parrocchia di Campagnola, io adolescente aspettavo solo qualcuno che lo invitasse a giocare la propria vita, da allora siamo diventati grandi amici. Ne è passato di tempo da allora, e tra gmg, giri delle Orobie, campi scuola, viaggi molte esperienze sono passate, e sebbene negli ultimi anni ci sia persi un po’ di vista, come ogni vero amico basta uno sguardo… ed è subito intesa, ed è subito casa. Questi giorni condivisi con lui mi riempiono di felicità, e mi prendo volentieri l’incarico di accompagnarli all’aeroporto, ma prima di imbarcarsi c’è giusto il tempo per un pranzo con vista oceano cullandosi su un’amaca, tra qualche ricordo del passato ed il desiderio di futuro.

In questi giorni, alla presenza di Michele e Diego, abbiamo celebrato l’ingresso di tre nuove persone nella nostra comunità missionaria, oltre a don Marco e Chiara, abbiamo ufficialmente accolto anche Walter che già da un mesetto vive con noi. Niente di particolare è pensato per loro, ma partecipano alla Messa della prima domenica d’avvento e la liturgia africana ricca di stupore riesce sempre a sprigionare un surplus di gioia e di energia. Poco più di un anno fa la stessa cosa capitava a me, mi trovavo lontano dalla mia terra natale, catapultato in una realtà completamente nuova, alle prese con troppe novità tutte assieme.

Rivedo negli occhi di questi nuovi compagni e nei loro discorsi la stessa emozione, lo stesso imbarazzo, lo stesso desiderio di fare bene e la stessa paura di sbagliare. Ora, dopo un anno, mi sento un po’ fratello maggiore con il dovere ed il piacere di introdurre i nuovi alle bellezze e alle stranezze dell’Africa.

Durante tutta la celebrazione Michele e Diego riprendono e fotografano ogni momento per poter testimoniare questo ingresso ufficiale dei nuovi missionari tornati a Bergamo. Il loro lavoro produce foto e video splendidi. Alla fine della Messa una bella fotografia viene scattata con tutta la comunità missionaria: il parroco don Gianni che da 35 anni vive ad Agnibilekrou, don Massimo il vicario da 13 anni, Père Ange prete ivoriano vice direttore del collegio e vicario della parrocchia, don Marco, Chiara Walter ed io. Che dire si tratta proprio di un bello scatto, si tratta proprio di un momento sereno.

Eppure mi sorprendo a pensare che si tratta solo di un momento e che, per quanto bello e significativo sia, non può dire la verità di tutta una storia. Mi sorprendo a pensare che anche per noi sarà necessario un attento lavoro di post produzione, perché questo scatto sappia valorizzare le luci di ciascuno e perché pure le ombre siano al servizio della crescita della comunità. Non si tratta di ritoccare nessuno, ma come in ogni buona fotografia si tratta di valorizzare al meglio ogni particolare. Perché nella fretta odierna di consumare tutto si rischia di consumare pure le relazioni. Allora prendiamoci il gusto di stare dentro le relazioni, di perderci tempo, di appassionarsi, di post-produrre senza ritoccare.

Pubblicato da donlucapez

Prete dal della diocesi di Bergamo. Nato a Grosseto nel 1984. Ordinato il 22 maggio 2010. Curato dell'oratorio di Boltiere fino all'agosto del 2018. Dal novembre 2018 missionario fidei donum nella diocesi di Abengorou in Costa d'Avorio

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