Paule Rebecca e Marie Adoration

In Costa d’Avorio è molto raro che un bambino venga battezzato a pochi mesi dalla nascita come avviene in Italia, di solito si attende che sia in età scolare, ci si iscrive alla catechesi e dopo quattro anni si riceve il battesimo e la comunione e dopo altri due anni si riceve la cresima. Ci sono tre corsi di catechesi in parrocchia: il sabato mattina si ritrovano i bambini, ovvero quelli che cominciano la catechesi durante la scuola primaria (prima degli otto anni nessuno può cominciare la catechesi), il sabato pomeriggio si svolge l’incontro per gli alunni del collegio e del liceo. Infine il lunedì sera si trovano i lavoratori che molte volte sono giovani come i liceali, ma hanno lasciato la scuola e in ogni caso lavorano o e non hanno tempo il sabato, tra di loro ci sono anche degli adulti o degli anziani che hanno scoperto tardi la loro fede. Durante il mese di maggio in tre domeniche abbiamo celebrato il battesimo di questi tre gruppi. Paule Rebecca e Marie Adoration sono due ragazze della parrocchia che hanno ricevuto battesimo e prima comunione in questi mesi. Si dicono sorelle, ma la “fraternità” è un concetto molto vasto in Africa e dopo un po’ che chiacchiero con loro scopro che in realtà sono cugine. Le ho intervistate con domande molto semplici per vedere la fede di due giovani adolescenti ivoriane. Capisco che a volte dal blog si possa pensare che il mio lavoro qui sia fatto di interventi straordinari, ma il più delle volte si tratta di accompagnare persone autentiche e semplici come Paule Rebecca e Marie Adoration nel loro percorso di crescita. Dietro ogni storia si nasconde un tesoro inestimabile.

Raccontatemi di voi? Da dove venite? Perché avete deciso di iscrivervi alla catechesi?

Paule Rebecca (P.R.): Sono nata ad Abidjan nel quartiere di Marcory, ma abito qui davanti alla parrocchia da mia nonna, mio papà lavora per il ministero del Tesoro ad Abidjan, mentre mia mamma è maestra alla scuola materna del quartiere Agnikro ad Agnibilekrou. Ho cominciato la catechesi quando ero in seconda media a tredici anni, volevo anche io diventare figlio di Dio ed entrare nella grande famiglia di Dio che è la Chiesa, nella famiglia siamo tutti cristiani. O meglio, non proprio tutti, una parte di cugini sono mussulmani, ma in ogni caso i miei parenti erano contenti della mia decisione e mi hanno spinto a cominciare.

Marie Adoration (M.A.): Anche io vivo nella stessa casa, siamo della stessa famiglia. Io ho cominciato con i bambini ero in quinta elementare ed avevo 10 anni.

Quale momento avete preferito in questi anni di catechesi?

P.B.: Mi è piaciuto molto il nostro pellegrinaggio di quaresima, ci siamo ritrovati in parrocchia e abbiamo camminato fino ad Assikasso (villaggio a cinque chilometri dalla città) dopo le meditazioni e la Messa, abbiamo mangiato insieme e abbiamo danzato e cantato insieme per tutto il giorno: è stato proprio bello.

M.A.: Per me un momento bello è stato quando qui in parrocchia abbiamo pregato la via crucis. Abbiamo vissuto le stazioni in vari luoghi della missione e per ogni luogo abbiamo disegnato un tratto del volto di Gesù su un grande lenzuolo, alla fine è apparso il volto di Gesù in croce. Poi abbiamo giocato e abbiamo condiviso insieme il pasto è stato molto bello.

Quale è stato invece un momento negativo della vostra avventura alla catechesi?

P.R.: Il momento un po’ triste vissuto in questi anni è stato quando il nostro animatore Santo ci ha annunciato che sarebbe partito, mi ero affezionata a lui, ma ha avuto il diploma e si è spostato per i suoi studi ad Abidjan e quindi ha lasciato il gruppo di catechesi e questa cosa mi è dispiaciuta molto.

M. A.: Quest’anno durante i nostri incontri l’animatore della catechesi Etienne e la suor Angela ci avevano dato un compito da svolgere a casa, ma non l’abbiamo fatto e quando ci siamo incontrati hanno minacciato di incontrare i nostri genitori per dire che non avremmo potuto fare il battesimo. Questa cosa mi ha fatto preoccupare, ma poi ci siamo impegnati e le cose si sono risolte.

Quale è stato il momento più emozionante della cerimonia?

P.R.: Quando sono entrata nell’acqua ero proprio emozionata, avevo freddo (i catecumeni sono immersi nella piscina d’acqua) e ho cominciato a tremare e piangere mentre venivo battezzata. Ero proprio contenta!

M.A.: Senza dubbio la prima comunione è stato il momento più emozionante.

Cosa è cambiato dopo il tuo battesimo?

P.R.: Il battesimo mi ha cambiato molto, ora ho proprio forte il desiderio di pregare e ogni mattino e sera prendo il mio tempo per la preghiera personale.

M.A.: Io quando venivo in Chiesa, venivo solo per parlare con i miei compagni, ma mica seguivo la Messa, ora invece cerco di stare in silenzio e attenta a quello che accade.

Cosa vi piacerebbe fare da grandi?

P.R.: A me piacerebbe fare il chirurgo.

M.A.: Io vorrei essere un’artista e girare dei film. Vorrei recitare in diversi film, realizzo già dei video a casa.

Pubblicato da donlucapez

Prete dal della diocesi di Bergamo. Nato a Grosseto nel 1984. Ordinato il 22 maggio 2010. Curato dell'oratorio di Boltiere fino all'agosto del 2018. Dal novembre 2018 missionario fidei donum nella diocesi di Abengorou in Costa d'Avorio

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